
Mamma, non riesco a dormire, mi racconti una storia?
– Va bene, ti racconto del mio primo cane Black e di quando una macchina purtroppo l’ha investito.
– Uuuu, è morto?
– No, però si era spezzato una zampina.
– Ah, ma ora dov’è questo cane?
– Amore, è morto tanti anni fa.
– Mamma, è triste, cambiamo storia.
– Ok, allora ti racconto del mio Chicco, era un cocker dolcissimo.
– E ora dov’è?
– È morto.
– Cooosaaaa? Ti sono morti due cani??
– Si tesoro.
– Mamma, ti sono morti un papà e due cani??
– Si.
– Ma che vita triste che hai vissuto! (Intanto scende dal letto).
– Amore dove stai andando?
– Vado a leggermi THE CAT IN THE HAT, va. Almeno mi addormento facendomi due risate!
Solo lei riesce a farmi ridere delle mie tragedie.
Poi ci rifletto e penso a quanto siamo ingenui alle volte noi adulti. Volevo raccontarle dei miei cani perchè so che a lei piacciono gli animali e non mi sono resa conto che la stavo trascinando in una delle pagine più tristi della mia vita. E lei, saggiamente, si è sottratta.
Pochi anni di innocenza che sono già in grado di sottolineare la nostra disattenzione e chiederci maggior sensibilità. Io non finirò mai di rimanere a bocca aperta davanti ai bambini.